domenica 24 marzo 2013

L´interesse del conflitto

Il Giornale di Vicenza Clic
domenica 24 marzo 2013 – PRIMAPAGINA – Pagina 1
L´interesse
del conflitto
Dopo 25 giorni una parte della sinistra ancora finge di non capire ciò che fin da un minuto dopo le elezioni era chiaro a chiunque non fosse accecato dalla faziosità politica: il Pd non ha una maggioranza e per evitare di ritornare subito alle elezioni dovrà cercare un dialogo con il centrodestra, dal momento che il M5S non vuole né è in grado di assumersi l´onere di governare. La cocciutaggine con la quale Bersani ha cercato e cerca ancora di coinvolgere i grillini è servita solo a rendere evidenti gli elementi positivi e quelli negativi del Movimento 5 stelle: da un lato l´entusiasmo, la voglia di cambiare un sistema asfittico, alcune proposte innovative e di generale buon senso, dall´altro l´inesperienza, l´inconsapevolezza delle regole della politica e della democrazia, l´inadeguatezza di molti neo parlamentari grillini. Non vogliono né possono entrare nel gioco, perché non sono in grado e perché ! se lo facessero perderebbero la loro ragion d´essere. È comprensibile che il Pd chieda a Grillo di suicidarsi politicamente: ma è assurdo pretendere che lo faccia. Peraltro si può anche capire che Bersani non abbia alcuna voglia di provare a dialogare con il Pdl: Berlusconi non è digeribile dall´elettorato di centrosinistra, ma soprattutto il centrodestra non dà alcun segno di aver intuito ciò che si attende il Paese. Anche se Berlusconi si dovesse fare da parte, quali sono gli uomini e le proposte che il Pdl metterebbe sul tavolo? La manifestazione di ieri “pro Silvio“ e “contro i Pm politicizzati“ è legittima ma la dice lunga su quali siano le priorità del centrodestra. Così come l´ispezione dei parlamentari M5S e Sel ai cantieri della Tav con i portaborse dei centri sociali la dice lunga sull´estrazione politica e ideologica dei grillini, con buona pace di quella parte di elettorato moderato che li ha votati nella ! speranza di fare un po´ di pulizia nel Palazzo. Eppure u! n sottile spiraglio per infilare una via d´uscita ci sarebbe ancora stato, se Bersani anziché inseguire i capi e i capetti per blandirli o per abbatterli avesse posto sul tavolo non i personalismi ma i pochi progetti veri e seri necessari a questo Paese. Non l´ha fatto, anzi al termine del primo giorno di incontri dopo aver ricevuto l´incarico ha annunciato solennemente che le priorità del suo governo saranno «incandidabilità, ineleggibilità, incompatibilità»: questioni altamente nobili, sia chiaro. Ma immaginiamo la gioia di chi non ha un lavoro nel sapere che il governo si impegnerà prima di tutto a risolvere il conflitto d´interessi. Non dormivano la notte, per il conflitto d´interessi. E poi si domandano come sia possibile che Berlusconi risalga nei sondaggi.
ARIO GERVASUTTI

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