domenica 20 luglio 2014

Uomini e donne

RILETTURE 

Col  tempo alcune cose cambiano, altre no

Nessuno oggi pensa che una nazione debba produrre tutto quello di cui ha bisogno: ogni Paese fa quello che gli riesce meglio o a miglior prezzo e importa quello che altri producono meglio o a miglior prezzo. Quello che produce può dipendere dal clima e da cultura, tradizione, capacità e possibilità che nel tempo possono o si cerca di cambiare per avere maggiori benefici.
Nessuna meraviglia, quindi, se in una comunità ciascuno fa quello che sa fare meglio avendo in cambio quello che altri fanno meglio: può essere giusto e conveniente per tutti che la donna faccia un lavoro e l'uomo un altro, ma non che solo l'una o l'altro facciano tutti i lavori.
Questo vale ancor più nelle famiglie con figli che necessitano di cure da parte dei genitori obbligandoli a maggior lavoro, magari gratificante ma faticoso. Queste sono le famiglie tutelate dalla Costituzione (non essendoci necessità di particolare tutela per altre unioni se non come cooperative) e di queste intendo parlare. Non necessariamente famiglie formalmente fondate sul matrimonio ma sostanzialmente aventi le stesse caratteristiche di unità, continuità e impegno richiesto.
Ogni suo componente deve tendere al bene di tutta la famiglia, compreso sé stesso. Ognuno deve quindi impegnarsi secondo le sue capacità e a ognuno si deve consentire di dare il meglio nel lavoro a lui più adatto.
Finchè ci sono bimbi piccoli o anziani bisognosi di cure il lavoro ricade solo sugli adulti. Non è necessario che tutti facciano tutto, uno può dedicarsi al lavoro retribuito per guadagnare quanto più può e l'altro alla famiglia, entrambi possono dedicarsi al lavoro retribuito e guadagnare tanto da permettersi un aiuto in casa o arrivare entrambi ad un compromesso casa-lavoro. Si parla sempre di strutture quali asilo nido, tempo pieno a scuola, eccetera. A parte che non mi è chiaro perchè l'orario di lavoro degli insegnanti non coincida con quello dei genitori (non tanto per ora di inizio e fine quanto per la durata in ore e giorni) non è detto che sia questa l' unica soluzione. Non sarebbe male lasciare libertà alle famiglie senza penalizzazioni: dare un contributo a chi preferisce non servirsene potrebbe essere vantaggioso per genitori, figli e istituzioni.
Se si considera la famiglia un'entità titolare di diritto le conseguenze sono molteplici. E' vessatorio basarsi sul reddito lordo familiare ai fini di tasse scolastiche, pasti mensa, tasse sanitarie se non si tiene anche conto delle spese familiari o del reddito pro-capite familiare ai fini della aliquota d'imposta. Se la famiglia è una dovrebbe essere indifferente chi lavora percependo un reddito e chi lavora evitando spese, non solo per il fisco ma anche per la Previdenza: se uno dei coniugi deve (o preferisce) occuparsi della famiglia, reddito e contributi potrebbero essere attribuiti a entrambi, almeno fino a quando restano famiglia: niente quindi pensione di reversibilità, ma quota di contributi per il lavoro domestico che ha consentito all'altro coniuge maggior guadagno (o minor fatica).
Sicuramente diminuirebbero i matrimoni, diventando ancora più svantaggiosi di quanto già ora non lo siano, ma si avrebbe più parità e meno giustificazioni per trattamenti pensionistici discriminanti.
Probabilmente ai tempi dei monarchi i mariti si sentivano re, ma la suddivisione dei lavori presupponeva diverse attitudini maschili e femminili, magari con qualche prevaricazione. Agli attuali tempi dell' automazione probabilmente non esistono più molti lavori più adatti agli uomini che alle donne o viceversa; inoltre molti dei lavori che si facevano in casa sono fatti in serie o sono svolti da persone specializzate ed è più conveniente comprare fatto o rivolgersi a queste. Tuttora però alcuni riescono meglio in un lavoro che in un altro, possono guadagnare di più facendo un lavoro che un altro, lo stesso lavoro può essere fatto più agevolmente da uno o dall'altro coniuge: nell'economia generale della famiglia si dovrebbe scegliere la soluzione complessivamente meno costosa o più redditizia. Se per fare un lavoro io ci metto un'ora e tu dieci minuti, tu fai questo lavoro io farò quello che fai in un' ora e io in dieci minuti.
Se poi capita che uno dei due è imbranato in tutto, pazienza: basta l'amore.
Sperando sia vero.



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