domenica 21 dicembre 2014

Mi piace l'Italia

RILETTURE 
Col  tempo alcune cose cambiano, altre no


Mi piace l'Italia

Sono felice di vivere in Italia. È un paese bellissimo, dove quello che è scritto sui giornali non va detto al telefono, dove - a spese dello Stato - possiamo leggere cosa fa nel letto e nel cesso chiunque, dove chi tende trappole agli avversari vi finisce dentro per "par condicio", dove chi ferma l'autopompa dei pompieri può anche insultarli perchè non spengono l'incendio, dove la Costituzione viene spesso agitata e talvolta applicata, se conviene.
Nemmeno da confrontare con l'URSS di un tempo quando nelle case si era spiati e denunciati da portieri e vicini, ora si sa tutto quello che dici anche se in aperta campagna parli di tua suocera: tutto viene ascoltato, registrato, verbalizzato e messo nella stampa; c'è solo l'impossibilità di essere spediti in qualche Siberia, per mancanza di spazio.
Purtroppo ora possiamo sapere quello che uno pensa di qualcuno o di qualcosa solo se lo dice, ma i progressi della tecnica sono esponenziali e presto - finalmente - potremo sapere anche quello che pensa: finalmente pensar male e agire bene sarà più grave del parlare bene e agire male.

Scritto il 17/03/2010


Anziani

Se chiamano giovani persone di 45 anni, una di 65 non può essere detta anziana ma - al massimo - matura, come era definita una di 45 anni quando i giovani non ne avevano più di 25. Oggigioro a 10 anni non sono più bambini ma restano giovani fino a 50 e non diventeranno mai vecchi, credono.
Apprendo con piacere che nemmeno io posso essere definito anziano: gli anziani non usano Internet, dicono, e non usando Internet sono informati solo dalla televisione, tranne quelli che possono permettersi anche i giornali cartacei.
Magari non sapranno usare il Web ma sicuramente tutti gli anziani conoscono appieno, per averli adoperati fin da piccoli, termini quali "troiler, shopper, welfare, triage, media (letto midia), share, week end, ticket, car,day hospital, day surgery, spoils system, fiction, stalking, class action, question time, show, tax day, baby sitter, ecc. ". Ma non capirebbero "carrello, borsa, benessere, priorità, quota, fine settimana, tassa, auto, ospedale giornaliero, chirurgia ambulatoriale, spoliazione (sistema dello spoglio), finzione, persecuzione, azione collettiva, interrogazioni o interpellanze (parlamentari), spettacolo, giornata antitasse, bambinaia, ecc.": per questo in TV, supermercati, documenti e luoghi pubblici non li usano.


Scritto il 08/03/2010 

Nessun commento:

Posta un commento