Scritto il 21/08/2009 - Col tempo alcune cose cambiano, altre no.
Ho scoperto d'avere sempre sbagliato casa, non a trovarla ma a dirla. In un sito dove si discute di lingua italiana ho letto "Prezioso il link del DOP (Dizionario d'Ortografia e Pronuncia), ma sono un po' deluso: riportano la pronuncia alternativa di "colonna", ma non segnalano l'esistenza di
quelle di "casa" e di "zio" e poi "Eppure, un italiano che pronunci "casa" come fanno al nord, non sarà percepito come una persona ignorante che parla in maniera scorretta"
La cosa mi ha incurisito. Qui al Nord non mi pare avere mai sentito qualcuno dire casa in modo sbagliato: qualche commilitone diceva "baita" o "ca'", ma tutti se dicevano casa dicevano casa, esattamente come lo dicevo io. Allora penso di non avere capito come pronunciano "casa" in qualche parte del Nord e chiedo. La risposta è: "Come "rosa".
Mai avrei pensato che si potesse (dovesse) dire in modo diverso, ma in effetti sul DOP la pronuncia è resa con [casa], [sole], [ro∫a]. Casa è una delle prime parole che ho imparato, da settant'anni ho sempre sentito dire e detto ca∫a. Nel normale alfabeto italiano la ∫ non c'è e di regola s fra vocali suona come in ro∫a. È pur vero che io dico Presidente e non Pre∫idente, ma pensavo di sbagliare. Ed è anche vero che basta guardare in un buon vocabolario con la trascrizione fonetica e si sa quale dev'essere la corretta pronuncia, ma non è così semplice come credono gli esperti, i linguisti che si occupano della materia. Anche se fosse semplice, mai e poi mai mi sarei sognato di andare a controllare la pronuncia di una parola così usuale sulla quale non potevo avere dubbi di sorta: "vieni a ca∫a" diceva mia madre, "compiti per ca∫a" diceva la maestra, "andiamo a ca∫a" si diceva in ufficio e se qualcuno diceva [casa] io capivo [ca∫a] o pensavo avesse un difetto di pronuncia, se non era spagnolo.
Non amando molto le doppie, se quì diciamo [casa] suona come [cassa] ed è sempre meglio stare in ca∫a che in cassa.
A quanto ne so l'italiano deriva dal toscano ma non è toscano e un'italiano "standard" forse dovrebbe essere un compromesso accettabile o accettare le varie parlate. Ho fatto sentire a mia moglie la "corretta" pronuncia del suo cognome in àn e si è messa a ridere.
Si può pretendere che io pronunci le elle e le doppie quando sono scritte, ma pretendere che sabbato vada accasa di Luiggi a mangiare *arne toscana mi sembra un po' troppo. Un tempo si diceva che è meglio mangiarsi un po' di po'enta che tanta *a**a; parlando, ovviamente.
Scritto il 21/08/2009
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domenica 17 settembre 2017
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