domenica 27 aprile 2014

Norme e Persone

RILETTURE 

Col  tempo alcune cose cambiano, altre no

La vigente legge elettorale non sarà perfetta, magari è davvero pessima, una porcata, ma incolparla di tutti i mali del Paese è come incolpare il bastone anziché il bastonatore. Se invece del proprio interesse il politico cercasse il bene comune, non farebbe unioni per vincere le elezioni ma per ben governare il paese in caso di vittoria o fare buona opposizione altrimenti. Anche con una semplice legge proporzionale (tot voti, tot seggi) e buona classe politica si può ben governare. La deprecata legge vigente non obbliga nessuno a dover vincere le elezioni con alleanze arlecchino e un politico saggio non le farebbe; non prevede il voto di preferenza, che mai ho usato, ma non obbliga nessuno a mettere incapaci nelle liste e un politico saggio non lo farebbe. E' pur vero che se tutti fossero onesti non necessiterebbero leggi tendenti a obbligare la gente ad esserlo; non tutti fanno politica nell'interesse del paese e una buona legge elettorale tende a obbligarli a farlo. Ci sono norme contro i furti ma ci sono sempre ladri; si può fare una buona legge contro i furbi in politica ma non cesseranno le furbizie, non ci saranno mille partiti ma mille "correnti", ognuna delle quali non ascolta, non condivide, disprezza, odia i pareri delle altre. Temo che l'Italia non sarà mai ben governata se non migliora la classe politica e penso che questa non potrà migliorare se fa politica non per senso civico con passione, dedizione e sacrificio per il bene di tutti ma per le prerogative e i molti privilegi che si è data, nel suo interesse. Con meno vantaggi personali, forse le cose potrebbero cambiare, ma è pretendere troppo.


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