RILETTURE
Col tempo alcune cose cambiano, altre no
La
vigente legge elettorale non sarà perfetta, magari è davvero pessima,
una porcata, ma incolparla di tutti i mali del Paese è come incolpare
il bastone anziché il bastonatore. Se invece del proprio interesse il
politico cercasse il bene comune, non farebbe unioni per vincere le
elezioni ma per ben governare il paese in caso di vittoria o fare buona
opposizione altrimenti. Anche con una semplice legge proporzionale
(tot voti, tot seggi) e buona classe politica si può ben governare. La
deprecata legge vigente non obbliga nessuno a dover vincere le elezioni
con alleanze arlecchino e un politico saggio non le farebbe; non
prevede il voto di preferenza, che mai ho usato, ma non obbliga nessuno
a mettere incapaci nelle liste e un politico saggio non lo farebbe. E'
pur vero che se tutti fossero onesti non necessiterebbero leggi
tendenti a obbligare la gente ad esserlo; non tutti fanno politica
nell'interesse del paese e una buona legge elettorale tende a
obbligarli a farlo. Ci sono norme contro i furti ma ci sono sempre
ladri; si può fare una buona legge contro i furbi in politica ma non
cesseranno le furbizie, non ci saranno mille partiti ma mille
"correnti", ognuna delle quali non ascolta, non condivide, disprezza,
odia i pareri delle altre. Temo che l'Italia non sarà mai ben governata
se non migliora la classe politica e penso che questa non potrà
migliorare se fa politica non per senso civico con passione, dedizione e
sacrificio per il bene di tutti ma per le prerogative e i molti
privilegi che si è data, nel suo interesse. Con meno vantaggi personali,
forse le cose potrebbero cambiare, ma è pretendere troppo.
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