Col tempo alcune cose cambiano, altre no
Non si può non rattristarsi per la morte di una persona e non condividere il dolore dei suoi famigliari, ancor più per la morte di più persone. (1)
Più esse ci sono vicine più è grande il dolore: soffriamo per la morte di un familiare, un po' meno per quella di un parente e via via meno per la morte di un compaesano, di un connazionale, di un europeo. La morte degli altri sembra non interessare nessuno: "è caduto un aereo, 150 morti, nessun italiano a bordo" e i 150 morti non sono che un numero. Ci sono volute le migliaia di vittime di New York (fra cui europei e italiani) per sensibilizzare per qualche tempo le nostre coscienze, forse solo per paura di essere nel mirino.
Dei civili afghani morti con i sei italiani si dice di sfuggita, come di cosa abituale.
Non giudico se sia o no giusto che i nostri militari siano in Afghanistan, ma non è la morte di uno o sei militari che può fare di una cosa giusta una cosa ingiusta. Chi vive rischia di morire, alcuni lavori comportano più rischi di altri: è doveroso cercare di ridurre al minimo i pericoli ma è quasi impossibile eliminarli del tutto. Anche l'impiegato che facesse il lavoro meno pericoloso del mondo può rischiare di morire investito da un'auto mentre si reca in ufficio.
Fare il militare implica il rischio di usare le armi contro qualcuno e che qualcuno usi armi contro di te. Le "missioni di pace" dove spadroneggiano uomini armati comportano l'uso delle armi: se così non fosse basterebbe mandare volontari armati di buone intenzioni, magari ben pagati e pronti a scappare in caso di pericolo. Il lavoro è rischioso: chi consapevolmente lo fa merita tutta la mia riconoscenza.
È giusto valutare l'opportunità o la necessità di partecipare a tali missioni, valutare se l'interesse della nazione o dell'umanità vale i rischi che comporta, il prezzo da pagare. Voglio sperare che nessuno pensi che poliziotti e carabinieri debbano restare in caserma per non correre rischi con i delinquenti: sarebbe inutile avere forze di sicurezza, come sarebbe inutile un esercito se all'occorenza non fosse usato.
Ma ci sarà sempre qualcuno che durante i funerali di militari caduti grida "Pace subito!" o se vede picchiare e stuprare sua moglie si siede in un angolo e da uomo pacifico sussurra: "fai pure con comodo!"
Scritto il 21/09/2009
(1) Afghanistan, attacco ai militari italiani
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