domenica 1 gennaio 2017

Questo e quello - RILETTURE

 

ICI
L' opposizione insiste nel dire che l'abolizione dell' ICI sull' abitazione principale - ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9 - ha esteso ai ricchi i benefici da loro già concessi ai meno abbienti con la riduzione del 40%. Non mi è chiaro se la percentuale era riferita all' imposta (e quindi avrei dovuto sempre pagare il 60% rimanente), al numero dei contribuenti ICI (e quindi avrei potuto non pagare niente o il 100%, a seconda dei criteri discriminanti) o a non so quale altra cosa.
Tredicesima.
Sento dire che anzichè questo o quello sarebbe stato meglio ridurre il prelievo fiscale sulla tredicesima. Ottima cosa, ma conosco persone che non hanno tredicesima e persone che non pagano imposta in quanto questa è inferiore alle detrazioni spettanti. Costoro non avrebbero nessun beneficio: o sono considerati ricchi non bisognosi d'aiuto o si ritiene giusto proteggere solo i protetti.
40 euro al mese.
Non sono molti, per chi ha reddito da parlamentare o giornalista, ma per chi ha meno di 500 euro mensili sono qualcosa.
Limiti di reddito.
Non potendo dare a tutti si discrimina in base al reddito dichiarato che, se è vero che siamo un popolo di evasori, può capitare non sia quello reale. Ignoro con quali criteri siano stabiliti i limiti ma, anche ammettendo che siano criteri ragionevoli, scientifici, incontestabili e non solo di bilancio, trovo iniquo il limite che:
  • non venga aggiornato in base all'inflazione reale;
  • consenta che il reddito complessivo di chi non lo supera sia superiore a quello di chi lo supera. (Es. Se chi ha un reddito annuo fino a 6000 euro ne riceve 500, chi ha un reddito di 6490 euro dovrebbe riceverne 10)
Troppo e troppo poco.
Mettiamo che una persona abbia ereditato l'appartamento dove vive e così possa tirare avanti con una pensione di 450 euro al mese. Mettiamo che il condominio decida di rifare il tetto e che lei trovi qualcuno che le presta i soldi: tutti gli altri condomini potranno detrarre parte della spesa dall' IRPEF, lei no perchè ha troppo poco reddito e non paga IRPEF. Beata lei?!
Mettiamo che questa persona sia invece sposata; il marito ha qualche soldo da parte e paga le spese, ma non può detrarle come sostenute per persona a carico perchè il di lei reddito supera euro 2840.51. Troppo reddito, beata lei?!
Le detrazioni spettano però a familiare convivente. Mettiamo che il marito svolga la sua principale attività altrove ed abbia quindi, nel rispetto della norma, trasferito altrove residenza anagrafica, residenza fiscale e addizionali IRPEF, che la moglie non l' abbia fatto, che i due coniugi vivano insieme sotto lo stesso tetto e dormano nello stesso letto un po' nella residenza dell'uno un po' in quella dell'altra. Naturalmente il marito ritiene di essere familiare convivente e chiede le detrazioni. Ma, si sa, l' Italia è il paradiso della elusione fiscale, cioè di chi trova modo legale (e nella sovrabbondanza di leggi non manca mai) per non pagare in materia fiscale: come ha fatto l'agenzia delle entrate che non ha ammesso le detrazioni perchè "non convivente". I previdenti pagano senza fattura, i condomini hanno pagato meno di quanto fatturato, i nostri oltre al fatturato hanno pagato sanzioni, interessi e spese. Beati loro?!



Nessun commento:

Posta un commento