lunedì 17 aprile 2017

Norme intangibili.- RILETTURE

Secondo la Bibbia Dio dette a Mosè i dieci comandamenti incisi sulla pietra: una volta per tutte. Ma era Dio.
Secondo alcuni, i padri della Repubblica hanno dato all' Italia la Costituzione una volta per tutte. Ma erano uomini, umanamente imperfetti.
Coloro che insorgono e gridano allo scandalo se qualcuno parla della necessità di modificarla, con le garanzie previste dalla stessa Costituzione, dovrebbero avere l'onestà di riconoscere che in oltre 60 anni qualcosa è cambiato, che anche loro (o i loro sodali) l'hanno modificata, che prima di volerla immutabile dovrebbero volere applicate - o abolite - quelle sue norme ora disattese in tutto o in parte.
Ne riporto alcune.
"Art. 1.2 - La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
Quasi sempre i referendum popolari sono stati vanificati: cito a memoria quello sulla responsabilità dei magistrati e quello sul finanziamento pubblico ai partiti.
"Art. 15 - La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge."
Sarà solo un' impressione ma mi pare che l'autorità giudiziaria si sia presa qualche licenza in merito.
"Art. 21.6 - Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni."
Se i padri fondatori pensavano al "buon costume" com'era inteso nel 1946, la norma è disattesa.
"Art. 27.2 - L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva."
In teoria vale, in pratica va letta "... fino alla condanna mediatica."
"Art. 29.1 - La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio." Dico: ora molti non la pensano così.
"Art. 31.1 - La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose." Finora per gli italiani non è successo.
"Art. 39.2-3 - Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica." E' così?
"Art. 52.2 - Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici." O è stato cambiato o è superato.
"Art. 53.1 - Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva." Penso che se due coniugi percepiscono uno 50 e l'altro 100 o uno 100 e l'altro 100 o se in una famiglia di 5 persone il reddito è 500 e in una di 2 è 200, la capacità contributiva di ciascuno vada riferita a un reddito 100: così non è.(Art. 29.2 - Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.) Che "tutti" siano tenuti è vero, che tutti siano obbligati è un altro paio di maniche.
E mi fermo qui.



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