Scritto il 29/01/2008 - Col tempo alcune cose cambiano, altre no
Non si stava bene 60 anni fa, si viveva con il poco essenziale e niente superfluo, ma si poteva giocare nelle strade quasi vuote di auto e girando in bicicletta l'unico pericolo era costituito dalle doppie rotaie del trenino in cui, se non le "tagliavi", potevi infilarci una ruota e cadere. Ora penso che non si viveva così poveramente come credevo: il pane era comune, ora è quasi un lusso; polenta e baccalà alla vicentina c'era tutti i venerdì, ora mi pare una leccornia da gustare qualche volta all'anno; pane e salame, pane e pancetta, pane e lardo, "minestron", minestra di verze erano il nostro povero cibo e sognavamo pollo con polenta. Ora, per me è il contrario. Nella giusta stagione non era un lusso avere ciliege, prugne ("brombi e"amoli"), piccole pere ("peri sampieroli"), fragole di bosco, patate dolci, castagne. Ora è sempre stagione e prezzi alti.
Ad una cert'ora passava "el scoassaro" sul suo triciclo a pedali con due bidoni sopra, soffiava nella sua trombetta e mamma mi mandava giù a portargli le poche "scoasse", nel secchio. Non c'erano e non servivano cassonetti, camion con due uomini sulle predelle posteriori o braccio meccanico su un lato: bastava un sacchettino da consegnare al "scoassaro" quando suonava la trombetta, ma le strade non erano mai ingombre di rifiuti, pulite "dal spassin" con la lunga ramazza. Non c'erano rifiuti in giro e non ricordo se si pagava la tassa, ma si poteva raggranellare qualche soldo consegnando giornali e materiale vario a quel tale che, pure su triciclo a pedali, girava per le strade di città e paesi gridando "Strasse, ossi, fero vecio!". Nessuna emergenza rifiuti.
NOTE.
Scoasse=spazzatura(da "scoa"=scopa), rifiuti # Scossaro=operatore ecologico un tempo detto netturbino, chi raccoglieva le "scoasse" # Spassin=operatore ecolgico un tempo detto spazzino # "Minestron"=minestra di pasta, fagioli, patate, aromi # Strasse, ossi fero vecio=stracci, ossa, ferro vecchio.
Non si stava bene 60 anni fa, si viveva con il poco essenziale e niente superfluo, ma si poteva giocare nelle strade quasi vuote di auto e girando in bicicletta l'unico pericolo era costituito dalle doppie rotaie del trenino in cui, se non le "tagliavi", potevi infilarci una ruota e cadere. Ora penso che non si viveva così poveramente come credevo: il pane era comune, ora è quasi un lusso; polenta e baccalà alla vicentina c'era tutti i venerdì, ora mi pare una leccornia da gustare qualche volta all'anno; pane e salame, pane e pancetta, pane e lardo, "minestron", minestra di verze erano il nostro povero cibo e sognavamo pollo con polenta. Ora, per me è il contrario. Nella giusta stagione non era un lusso avere ciliege, prugne ("brombi e"amoli"), piccole pere ("peri sampieroli"), fragole di bosco, patate dolci, castagne. Ora è sempre stagione e prezzi alti.
Ad una cert'ora passava "el scoassaro" sul suo triciclo a pedali con due bidoni sopra, soffiava nella sua trombetta e mamma mi mandava giù a portargli le poche "scoasse", nel secchio. Non c'erano e non servivano cassonetti, camion con due uomini sulle predelle posteriori o braccio meccanico su un lato: bastava un sacchettino da consegnare al "scoassaro" quando suonava la trombetta, ma le strade non erano mai ingombre di rifiuti, pulite "dal spassin" con la lunga ramazza. Non c'erano rifiuti in giro e non ricordo se si pagava la tassa, ma si poteva raggranellare qualche soldo consegnando giornali e materiale vario a quel tale che, pure su triciclo a pedali, girava per le strade di città e paesi gridando "Strasse, ossi, fero vecio!". Nessuna emergenza rifiuti.
NOTE.
Scoasse=spazzatura(da "scoa"=scopa), rifiuti # Scossaro=operatore ecologico un tempo detto netturbino, chi raccoglieva le "scoasse" # Spassin=operatore ecolgico un tempo detto spazzino # "Minestron"=minestra di pasta, fagioli, patate, aromi # Strasse, ossi fero vecio=stracci, ossa, ferro vecchio.
Scritto il 29/01/2008
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