lunedì 7 dicembre 2020

Discriminazione

In questo Stato (che alcuni dicono condizionato della Chiesa Cattolica) le "coppie di fatto" sono ingiustamente discriminate.

Nelle Regioni che conosco, per potere essere esenti da tasse sulla salute (ticket) si deve avere un reddito familiare lordo non superiore a 36151.98 euro. Già l'importo preciso al centesimo denuncia la sua arcaicità, il suo riferimento al molto più tondo 70 milioni di lire. Una cifra considerevole quando è stata calcolata, ma che rimanendo immutata nei secoli finirà per essere superata anche dalle famiglie che, come si dice, non arrivano alla quarta settimana; un modo per mimetizzare l'aumento di tasse.

Naturalmente se il reddito familiare è di 36151.99 euro si dovrà invece pagare, con tanti saluti all'equità. Si dirà che un limite si deve pure mettere, ma con le possibilità offerte dall'informatica non sarebbe difficile fare in modo che chi guadagna un solo centesimo in più non finisca con disporre di molti euro in meno.

Personalmente penso che sarebbe meglio non esistessero limiti a danno di chi paga più imposte: incentivano l'evasione, premiano i furbi e sono iniqui. Se tutti concorrono alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, non capisco perché tutti non possano beneficiarne allo stesso modo se non per demagogia.

Si fa riferimento al reddito familiare, cioè quello che si ottiene sommando al proprio reddito quello del coniuge e dei familiari considerati a carico avendo un reddito inferiore a 2840.51 euro (5,5 milioni del secolo scorso), col risultato, se non sbaglio, che per una famiglia composta di padre, madre e due figli minori vi è diritto all'esenzione se il reddito annuo medio pro capite non supera 9038 euro, mentre sale a 18076 per una coppia regolarmente sposata e a 36151.98 per un singolo o una coppia di fatto.

Evidentemente le coppie di fatto sono discriminate, a danno di quelle legalmente sposate e delle famiglie.

Scritto il 31/01/2008

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