giovedì 1 dicembre 2011

Il parco giochi Pozza abbaglia la capitale

Il Giornale di Vicenza Clic
giovedì 01 dicembre 2011 – ECONOMIA – Pagina 11
COMMESSE. La Provincia di Roma dà un milione all´azienda di Recoaro
Il parco giochi Pozza abbaglia la capitale
La Provincia capitolina ha ordinato le giostrine illuminate con un sistema fotovoltaico brevettato
Karl Zilliken
RECOARO
Il parco giochi fotovoltaico conquista Roma. Energia pulita, ricerca e contenimento dei costi. La ricetta europea per risollevare l´economia? No, è il metodo Pozza per battere la crisi e diventare leader nel settore dei giochi per parchi e dell´arredamento urbano. L´azienda di Recoaro raccoglie i frutti del suo lavoro sull´innovazione: ad un anno dalla presentazione del sistema fotovoltaico per gli scivoli, con un investimento sulla ricerca di circa 100 mila euro, la Provincia di Roma le ha affidato la realizzazione di 30 parchi gioco dotati del sistema brevettato Pozza, per una commissione che si aggira attorno al milione di euro.
Il sistema che sta alla base del "Parco che si illumina da solo" fa della semplicità e della versatilità i suoi punti di forza, con pannelli fotovoltaici integrati sui tetti delle strutture gioco, luci a led, una batteria per auto e un sensore di luminosità. ! Quando calano le tenebre, il parco giochi cambia volto: «L´idea dell´illuminazione è nata dopo aver visto diversi atti vandalici notturni nei parchi - racconta Dario Pozza, direttore commerciale - Un parco illuminato è anche un parco sicuro, ma non bastava illuminare le giostre servendosi della rete elettrica. Serviva qualcosa di più per rispondere alle esigenze ambientali di questi tempi: ecco, quindi, la scelta dei pannelli solari e delle luci a led a bassissimo consumo. In più abbiamo fatto in modo che i nostri parchi accumulassero più energia di quella essenziale: in questo modo, potranno essere collegati a sistemi d´allarme, di videosorveglianza e, perché no, a giochi elettrici. Diventeranno produttori di energia pulita».
A questo punto, viene da chiedersi quale sia il costo cui vanno incontro le amministrazioni pubbliche per questa innovazione: «Dal 20% al 30% in più rispetto ai parchi tradizionali, diciamo intorno ai 25 mila euro a par! co». Il 6 dicembre, il presidente della Provincia di Roma in! augurerà il primo di questi parchi "a impatto zero", quello installato in Largo Pettazzoni, nel quartiere di Torpignattara.
«I nostri punti di forza sono le certificazioni di qualità sui materiali e la lavorazione italiana, perlopiù vicentina (le batterie, ad esempio, arrivano dalla Fiamm di Montecchio Maggiore) - conclude Dario Pozza - Abbiamo perfino ottenuto una certificazione relativa al legno, che è estratto in modo equo e solidale».
La commissione da 1 milione arrivata dalla Provincia di Roma è una bella soddisfazione per una piccola azienda, con un fatturato che si aggira sui 5 milioni e con 20 dipendenti.

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