lunedì 6 maggio 2019

Riletture: italiese 2015-2016


P3799 c23837           2014          2017
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
Incomprensione
Ma come possono pensare di essere capiti e votati dalla gente se non sanno parlare non dico lo stesso dialetto ma nemmeno l'italiano e dicono "spending reviù", "giobatt", "fiscal compact", "question taim" e via inglesando?
GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015
Jobs act
Chissà cosa penserebbe mia zia del giobatt e di tutte le inglesaggini che ci vengono propinate, chissà cosa penserebbe lei che era convinta che dei ospital fosse l'ospedale di Dio.
DOMENICA 8 FEBBRAIO 2015
Hashtag <<
Non bastava imbastardire l'italiano con l'inglese, ora si scrive pure alla tedesca: non più "Associazione dei sottufficiali per la gestione dell'ufficio centrale della compagnia di battelli elettrici sul Danubio" ma
"#AssociazionedeiSottufficialiperlagestionedellufficiocentraledellacompagniadibattellielettricisulDanubio" o "#AssociazioneSottufficialiGestioneUfficioCentraleCompagniaBattelliElettriciDanubio" sul modello della tedesca "Donaudampfschiffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft" (DonauDampfSchifFahrtsElektrizitätenHauptBetriebsWerkbauUnterBeamtenGesellschaft)
DOMENICA 22 FEBBRAIO 2015
Il Giobatta <<
Non ne posso proprio più! Siamo in Italia o siamo in UK, in USA o in una ex colonia inglese?
Ora tutti, ma proprio tutti parlano di Jobs Act: scrivono è stato approvato il Jobs Act, abbiamo il Jobs Act, sono contro il Jobs Act, finalmente c'è il Jobs Act e dicono bene o male del Giobatt o Giobs Act. C'è chi cerca lavoro, chi ha perso il lavoro, chi va al lavoro e chi torna dal lavoro e loro parlano di Jobs Act, che in principio era Job Act. Cosa c'entra il Giobatta col lavoro? Devo dire che cerco giob, che ho perso il giob, che vado al giob, che torno dal giob? E tutto perché un fanfaroncello vuole darsi l'aria di personaggio internazionale e vuole il Jobs Act in Italia. Ma che parli di Jobs Act all'ONU, in USA, in India se vuole farsi capire da americani, inglesi, indiani e magari tedeschi! Qui parli come gli ha insegnato mamma! E il suo compare Padoàn che si fa chiamare Pàdoan, come fosse un baronetto inglese! Strano che lui non sia Màtteo o Mattew. Almeno dicessero Jobs Act o the Jobs Act! No scrivono il Jobs Act, dicono il giobsact, il giobatt e capiscono il Giobatta, il Giovanni Battista, insomma il Baciccia, il Bacicin come dicono qua. Già m'era antipatico l'inglese, scritto in un modo e letto da ciascuno a modo suo, ora inserito come un corpo estraneo in italiano proprio non lo sopporto più. Ma a quanto pare dovrò sempre più subirlo
.
DOMENICA 8 MARZO 2015
Lavoro.
"Jobs Act" o "Sgobb Act"?
MARTEDÌ 7 APRILE 2015
Euro
Nella lingua italiana le parole straniere al plurale restano invariate: è perché l'euro in Italia è una moneta straniera che si dovrebbe dire 2 euro e non 2 euri?
VENERDÌ 8 MAGGIO 2015
I miei concittadini sono come gli inglesi: scrivono BUS e leggono CORRIERA
DOMENICA 7 GIUGNO 2015
Celebrazioni
Chissà se il prossimo 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, è nuova festa nazionale: la festa del Giobatt
GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2015
Caldo
C'è il caldo afoso (con alti tassi di umidità, afa) e il caldo torrido (bruciante, secco): in Italia i telegiornali parlano di afa torrida.
Italia, USA
Spending review, Jobs Act, Question Time ... Ma i nostri politici e giornalisti politici non conoscono l'italiano?
SABATO 8 AGOSTO 2015
Punteggiatura
Meglio la punteggiatura come va scritta secondo i canoni o come va letta secondo chi scrive? Non importa, tanto ognuno scrive e legge come gli pare.
LUNEDÌ 10 AGOSTO 2015
Bilinguismo
Nella mia città eravamo bilingui: tutti parlavamo l'italiano, tutti preferivamo il veneto nostra lingua. Francese, tedesco, inglese non erano molto di uso comune. I miei nipoti parlano italiese e magari inglese, lingua franca forestiera: per me sono amabili semianalfabeti.
VENERDÌ 14 AGOSTO 2015
Italiese
Inglese "spending review", italiese "spendiriviù", italiano "spendidipiù".
Meteo
Vento prima di Trento
MERCOLEDÌ 16 SETTEMBRE 201
Richieste
Capisco Eco che vuole si usi il "lei", non capisco Padoàn che vuole si dica Pàdoan.
MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE 2015
Telegiornalisti <<
Non so se tutti i giornalisti televisivi conoscono l'inglese e se quando parlano in italiese pronunciano correttamente le parole in quella lingua, ma molti ignorano la pronuncia elementare di parole francesi o tedesche. Non sanno che in francese l'accento tonico è quasi sempre sull'ultima sillaba e che in tedesco "v" si pronuncia quasi sempre "f" (o non più?). D'altronde ignorano anche la pronuncia veneta e dicono Pàdoan per Padoàn.
Vw
A Frau Merkel "Vw" evoca due grossi problemi: quello della Volkswagen (casa automobilistica) e quello della Volkswanderung (migrazione di popoli).
P.S. - In tedesco "v" suona come "f": non volksvaghen ma folksvaghen, non volksvanderungh ma folksvanderungh
MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE 2015
Leggi <<
Le leggi italiane si identificano con numero/anno, a volte sono comunemente note anche con un nome, un titolo. Tutti conoscono la Legge 300/70, ossia la legge 20 maggio 1970, n. 300 - meglio conosciuta come statuto dei lavoratori. Essendo norme della Repubblica Italiana era normale che il titolo fosse in lingua italiana. Ora non più. Pochissimi conoscono la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 ma tutti parlano di giobsatt (jobs act). Considerato che nessuno va a giobare e pochi cercano un giob, forse non a tutti il significato è chiaro. Fino a non molti anni fa tutti erano tenuti ad imparare l'italiano ma non l'inglese e molti italiani non l'hanno mai imparato. Ma ora pochi sanno e usano l'taliano e tutti sono obbligati a subire l'italiese, a sapere che c'è il reato di stolking (stalking, cosa mai vuol dire?), che prima o molto più probabilmente poi faranno la spendinriviù (spending review), che i tolk (talk show) sono inutili o dannosi, che in parlamento non ci saranno interpellanze o interrogazioni ma solo questiontaim (question time) e che più nessuno ha diritto alla riservatezza o al privato ma solo alla praivasi (privacy).
SABATO 24 OTTOBRE 2015
Ministri
È normale che a occuparsi della spending review ci sia mister Padoan (pr. Pàdoan), se ci fosse il signor Padoan (pr. Padoàn) dovrebbe fare la revisione della spesa: troppo provinciale.
LUNEDÌ 2 NOVEMBRE 2015
Versetti <<
Chissà se nelle scuole italiane sono e saranno ancora ammessi i lavori di quel tale che scriveva:
Già veggia, per mezzul perdere o lulla,
com’io vidi un, così non si pertugia,
rotto dal mento infin dove si trulla. 24
Tra le gambe pendevan le minugia;
la corata pareva e ’l tristo sacco
che merda fa di quel che si trangugia. 27
Mentre che tutto in lui veder m’attacco,
guardommi, e con le man s’aperse il petto,
dicendo: «Or vedi com’io mi dilacco! 30
vedi come storpiato è Maometto!
Dinanzi a me sen va piangendo Alì,
fesso nel volto dal mento al ciuffetto.
VENERDÌ 11 DICEMBRE 2015
: (seguiti da vocale) = L veneta , muta o brevissima "e"
x = S dolce di rosa
§ = S dura di sole (o doppia)


Da bocia, el nono de Pier Carlo i :o to:eva bonariamente in giro. I ghe dixea: "dime beco, dime can, ma non dirme Padoan". Magari no'l gera el nono, ma el pare de Pier Carlo. O magari el gera Piero. Fato sta ch'el gera un tipo permaloso e quando el se ga trovà in tera straniera, fora dal Veneto, per evitare che anche lì qualche d'un :o coiona§e el ga pensà ben de dire ch'el se ciamava Pàdoan che non fa rima con ne§un vocabo:o vene§ian.
Xe cu§ì che al "Ministero dell'economia e finanze" non ghe xe un ministro italian de ciara origine veneta ma un "italian minister" de oscura origine anglosa§one.
MARTEDÌ 5 GENNAIO 2016
Mode <<
Sarà perché è di moda, sarà perché politici e giornalisti non sanno usare termini italiani, sarà che vogliono esibire le proprie conoscenze linguistiche e la propria xenofilia, sarà per sentirsi globalizzati, sarà per farsi capire dai nuovi arrivati, sarà per non farsi capire dai vecchi residenti, sarà per sprovincializzare gli italiani o forse sarà perché in Italia non si è mai pensato di evitare gli sprechi e i governanti non conoscevano un termine per controllo o revisione della spesa pubblica, sarà per questi motivi che hanno parlato di spending review, una cosa del tutto nuova e sconosciuta, da prendere così come si era preso personal computer, nome e cosa. Per le stesse ragioni hanno poi parlato di Jobs Act eccetto che "riforma del lavoro" era fin troppo conosciuta e ripetuta nei tempi che era meglio evitarla e dare a intendere che era un Atto di Giobbe, una cosa da subire con pazienza.
Sarà perché sono quel che sono ma personalmente non trovo una valida ragione perché governanti e giornalisti italiani si rivolgano agli italiani non usando termini italiani esistenti e conosciuti, forse è proprio per non farsi capire.
VENERDÌ 15 GENNAIO 2016
Il vizio
Non contenti di avere costretto molti italiani (la maggioranza?) a lambiccarsi il cervello con spending review, jobs act, ecc. ora tirano fuori quella roba lì: "stepchild adoption".
Ma non sanno proprio parlare italiano, parlare agli italiani?
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 2016
Tormento
Infastidire, molestare, tormentare, perseguitare qualcuno si dice bullismo fino ad una certa età, stalking dopo.
VENERDÌ 22 GENNAIO 2016
Stranezze
Stepciaild aedopscion, spendinreviù, giobsect (giobatt, giobsact), stolching, fiscal compact: ma di cosa stiamo parlando? Di norme australiane? Ma i nostri politici e giornalisti non sanno proprio usare termini subito comprensibili? Il parlamento ha il compito di fare le leggi o di cambiare la lingua italiana? Già per gli italiani stagionati è anomalo e complicato scrivere una cosa e leggerne un'altra, ma almeno quelli che ce lo impongono leggessero tutti allo stesso modo!
DOMENICA 31 GENNAIO 2016
Stepchild <<
Sarò ignorante, non cono§o l'inglese. Ma anca i nostri politici e giornalisti a quanto pare i xe ignoranti, no i cono§e l'italian e i dopera l'inglese. Fa§o come luri e uso el dialeto: se i me capi§e ben, se no pa§ien§a. Me spieghèo el parché tiré fora sto stepciaild quando tuti qua i capiria "figliastro", parché dixì adòpscion quando tuti i capiria "adozione" e da:e me parti anca "ado§iòn"? Par non farve capire o parché §i ignoranti? Non so:o i dixe "ticket" invien§e de "tassa", "spendinreviù" invien§e de "revisione della spesa", "giobsact" invien§e de dirla in italian, "questiontaim" invien§e de:e vece "interpellanze e interrogazioni", ghe xe parfin un ministro che no 'l sà gnanca come el se ciama e invien§e de:'origina:e Padoàn el se fa ciamare Pàdoan, gnanca fu§imo in Australia. Anca "shit" sona ben par luri.
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2016
Imbastardimento <<
Non contenti di imbastardire l'italiano falsano anche l'inglese. Politici, giornalisti, comuni cittadini parlano di "stepciàild adòpscion" (stepchild adoption). Più o meno tutti gli italiani scoprono che sta per "adozione (adoption) del figliastro (stepchild)" e che non c'è nessuna necessità di usare l'inglese. Poi gli stessi politici e giornalisti per brevità parlano di discussione, approvazione, disapprovazione, di chi è pro e chi è contro "la stepciaild"(stepchild), cioè di chi è pro o contro la "figliastro". E io che pensavo che il problema fosse l'adozione (adoption)!
MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2016
Inno Nazionale
Continuando così mi sa che finiremo col cantare "Stepbrothers d'Italia L'Italia s'è desta", considerandoci d'Italia non più figli ma stepchildren.
GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016
Lingua <<
Trovo quanto segue.
Legge 15 Dicembre 1999, n. 482
Art. 1.
1. La lingua ufficiale della Repubblica é l'italiano.
2. La Repubblica, che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della lingua italiana, promuove altresí la valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla presente legge.
O questa Legge è stata abolita o chissà perché mai abbiamo "spending review", "fiscal compact", "jobs act", "question time", ecc. e da ultimo i nostri parlamentari parlano di "stepchild adoption" o, abbreviando, della "stepchild" (pr.stepciaild). Google traduce l'nglese "stepchild" nell'italiano "figliastro". Se così é non capisco come si possa parlare de "la figliastro".
Oppure si considera "italiano" la lingua imbastardita oggi ampiamente usata.
Nella Costituzione della Repubblica italiana trovo inoltre:
"Art. 111 - .. la persona accusata di un reato ...sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua utilizzata nel processo".
Spero non mi capiti, ma se mi dovesse succedere di essere accusato di un reato e la lingua utilizzata nel processo fosse quella usata da politici e giornalisti, infarcita di termini stranieri, vorrei essere assistito da un interprete.
MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016
Incostanza
Dopo il Jobs Act mi sarei aspettato, che so, il NewFamily Act con o senza la stepchild adoption: una volta sulla strada giusta per non farsi capire dagli italiani, insistere.
SABATO 27 FEBBRAIO 2016
Rottamatori <<
Ma i nostri politici che per essere "civili" usano l'inglese si rendono conto di quello che dicono? Chiamano "spending review" la revisione della spesa e poi per brevità dicono "la spending fa progressi": intendono dire che la "riduzione della spesa procede bene" e dicono "la spesa fa progressi", vogliono ingannare ma dicono la verità.
Chiamano "stepchild adoption" l'adozioni del figliastro e poi per brevità dicono" la "stepchild è stata stralciata" che sostituendo il termine inglese con l'equivalente italiano viene "la figliastro è stata stralciata".
Non stanno rottamando solo l'Italia e gli italiani ma anche l'italiano.
LUNEDÌ 28 MARZO 2016
Accento <<
Non mi spiacerebbe che anche in italiano ci fosse l'obbligo come nello spagnolo di mettere l'accento tonico sulle parole che non seguono una regola generale. La regola potrebbe essere che l'accento tonico cade sulla penultima sillaba per parole terminanti in vocale, sull'ultima per quelle terminanti con consonante: patata (patàta), banane (banàne), cavallo (cavàllo), professor (professòr). Ma anche se non obbligatorio non sarebbe male si usasse metterlo nei nomi propri. Così non direbbero Gagliànico per Gaglianico (Gaglianìco) e non avrei detto Carcare (Carcàre) per Càrcare, Mallare (Mallàre) per Màllare, Pallare (Pallàre) per Pàllare mentre per il vicino Altare (Altàre) nessuno dice Àltare. Se fosse obbligatorio mettere l'accento sull'eccezioni alla regola tutti direbbero Padoan e per farsi chiamare Pàdoan il ministro o i suoi antenati avrebbero dovuto richiedere al Prefetto di cambiare il cognome "perché ridicolo o vergognoso o perché rivela l’origine naturale o per motivi diversi da quelli suindicati".
MARTEDÌ 17 MAGGIO 2016
Cultura
Chissà se nei corsi di lingua e cultura italiana per stranieri gli insegnano stolchingh, spending reviù, uelfar, stepciaild, tichet, questiontaim, uichend, giobsact, questodei, quellodei, baichsceringh, vaucer, ecc.
GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2016
INPS
In tempi di jobs act è strano che ci sia l'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e non, che so, il WNI (Welfare National Institute)
MARTEDÌ 31 MAGGIO 2016
Grandeur
Ma che strano: i francesi chiamano "loi travail" il loro "jobs act".
MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2016
Jobs Act
Il termine deriva dall'acronimo "Jumpstart Our Business Startups Act" (vedi)
Job = lavoro (vedi), Act = Legge (vedi)
Qualunque cosa sia deve trattarsi di qualcosa che riguarda nazioni di lingua inglese.
DOMENICA 19 GIUGNO 2016
Trilinguismo
Ormai non c'è scampo. Nessuno sa più usare l'italiano. I chiarimenti su fisco e norme fiscali sono forniti da Agenzia delle Entrate - Contact Center. In Italia vige un mezzo bilinguismo ( un ibrido mezzo italiano e mezzo inglese) e magari in Val d'Aosta e Provincia di Bolzano il trilinguismo.
Che non sia il caso d'insegnare l' l'italiano anche agli indigeni oltre che a quelli che c'insultano in inglese?
Vari
Killer, non basta omicida, uccisore, assassino. Denatalità, forse non basta incentivare le unione gay.
SABATO 25 GIUGNO 2016
Brexit
Anche se il Regno Unito uscirà dalla Unione Europea, vi resterà comunque una nazione inglese: l'Italia, con il suo Jobs Act, la sua Stepchild adoption, il fiscal compact, il suo bail-in, i suoi ticket, il suo stalking, i suoi killer, i suoi vaucher, i suoi badge, i suoi week end, il suo question time, il suo no tax day, i suoi day hospital, le sue surgery, il suo welfare, i suoi trolley, i suoi shopper, il suo shopping, e con le sue mille altre cose per il suo popolo di esclusiva lingua inglese.
SABATO 23 LUGLIO 2016
Linguaggio
Mi diventa sempre più difficile comprendere i miei connazionali. Un po' perché usano termini stranieri in vece di quelli italiani e un po' anche perché quando usano voci italiane attribuiscono loro un significato diverso da quello cui sono uso. Così se dicono ticket posso capire solo dal contesto se intendono biglietto, tassa da pagare, abbinamento o cos'altro. Se dicono che uno si è bruciato penso a bruciature con fiamma o brace non con acqua che scotta o ustiona ma non brucia. Se dicono Gigi è più grande di Piero penso che sia più alto (o magari più grosso) non più vecchio; come se dicessero che la casa di Gigi è più grande di quella di Piero mai penserei che è solo più vecchia.
In http://www.corriere.it trovo che il "killer aveva 300 colpi in canna" e io penso invece che nell'unica canna di una pistola ci possa essere o non essere "un colpo in canna".
In TV sento Pàdoan come fosse nome straniero e non venisse da Padova come Napolitano da Napoli.
LUNEDÌ 1 AGOSTO 2016
Lingue
Girando per la città sento quasi solo persone di vario colore parlare tra loro in lingue incomprensibili. Quanto mi piacerebbe invece sentire parlare nel dialetto locale o in un qualche dialetto italiano, che magari ora non capisco ma se fosse qui più usato riuscirei alla fine comprendere. E se potessi sentire parlare nel mio dialetto! I dialetti sono usati sempre meno, stanno scomparendo sostituiti da un italiano imbastardito e da ostiche parlate straniere.
MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE 2016
Chissà <<
Chissà se torneremo ad avere un governo eletto dagli italiani, che ascolti gli italiani, pensi agli italiani, si curi degli italiani, parli in italiano per farsi capire dagli italiani. Chissà se sentirò parlare di "Padoàn" (Pàdoan), di "revisione della spesa" (spending review), "normativa lavoro" (jobs Act), "Interrogazioni e interpellanze" (question time), "giornata della fertilità" (fertility day), "adozione del figliastro" (stepchild adoption), "persecuzione, tormento, grave fastidio, vessazione" (stalking),"giornata elettorale" (election day), "patto di bilancio" (fiscal compact), "centro migranti"(Hub), ecc.
GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE 2016
Curricula <<
Non c'è niente da fare: le lingue cambiano (e muoiono) e le loro regole pure. In italiano vigeva la regola che "le parole straniere restano invariate", ora sembra che la regola sia che seguono la grafia inglese e quanto alla pronuncia ognuno fa come crede. Anche i termini in latino (o a sua imitazione) non dovrebbero avere la declinazione latina: curriculum, referendum, porcellum, italicum in italiano dovrebbero restare invariati al plurale come film, carnet, ecc.
Ma fa fine mostrare che si sa di latino o di inglese dimostrando che non si sa l'italiano e si usa curriculum e il plurale latino (e inglese) curricula e mai curricolo e curricoli. Mi aspetto anche i referenda, i porcella, gli italica e magari pure la cartella curriculorum.
L'esempio ci viene dal capo del goveno che non ha saputo trovare una definizione italiana per il Jobs Act che nessuno scrive altrimenti ma ognuno dice come gli viene. In televisione i mezzi pubblici di trasporto detti "mezzi" magari diventeranno "media" detti midia, come il veneto "padoàn" è diventato l'esotico "pàdoan". Sarà vero che la TV ha insegnato agli italiani l'italiano, ma ora ha smesso.
LUNEDÌ 3 OTTOBRE 2016
Ortologia
Negro assolutamente no, nero no e mulatto nemmeno. Si deve dire di colore: di colore nerissimo, di colore nero, di colore scuro, di colore chiaroscuro, di colore roseo, di colore bianco, di colore bianchissimo. Se così piace.
DOMENICA 23 OTTOBRE 2016
Giobatt <<
Jobs Act o Giobatt. Non so cosa sia e non voglio sapere. Se leggo Jobs Act penso sia una cosa che riguarda il lavoro in qualche paese anglosassone e magari gli italiani che lì vanno a lavorare e io non sono fra quelli. Se sento Giobatt penso a una forma lombarda per Giovanni Battista e io non sono lombardo né mi chiamo Giovanni.Se fosse una cosa che riguarda l'Italia e il lavoro in Italia sicuramente avrebbe un nome italiano a meno che non riguardi esclusivamente lavoratori africani di lingua inglese e io non sono africano.
GIOVEDÌ 29 DICEMBRE 2016
Commonwealth <<
Se c'è Jobs Act (Giobsact, giobsect, giobatt) è normale che si parli di voucher (vaucer) o di stalking (stolching) con o e a che reciprocamente si scambiano il suono. Naturalmente sono tutte cose che non riguardano gli italiani ma gli abitanti di un paese anglosassone o magari quegli italiani colorati che non conoscono l'italiano ma possono conoscere l'inglese.
Però quando dicono "vaucer" mostrano la foto di un documento con scritto "Buono". Forse a chiamarlo "Buono" è umiliante, manifesta ignoranza. A dire Tassa si vergognano e la chiamano ticket. Io non lo so, forse l'Italia è nel Commonwealth. Ma Gentiloni promette il completamento delle Riforme renziane non di emanare altri Act (parola straniera, invariabile in italiano): forse siamo ancora solo Italia.
VENERDÌ 30 DICEMBRE 2016
Legge 183/2014 <<
Da molto tempo ormai sento quotidianamente parlare di "Jobs Act", pronunciato Giobs Act o GiobsEct o Giobatt o altro. Questo continuo parlarne mi ha fatto sorgere il sospetto che non si trattasse di una Legge inglese o americana come deducevo dal nome, ma di qualcosa che riguarda l'Italia.
Così ho cercato in Wikipedia ed ho trovato:
"Con Jobs Act si indica una riforma del diritto del lavoro in Italia, promossa ed attuata in Italia dal governo Renzi, attraverso diversi provvedimenti legislativi varati tra il 2014 ed il 2015.
Il termine deriva dall'acronimo "Jumpstart Our Business Startups Act", riferito a una legge statunitense, promulgata durante la presidenza di Barack Obama nel corso del 2012, a favore delle imprese di piccola entità mediante fondi. In Italia il termine è stato invece usato per definire un insieme di interventi normativi in tema di lavoro a carattere più generale."
Si tratta quindi di normativa italiana, approvata dal parlamento italiano, rivolta agli italiani che si suppone parlino italiano. Chi è stato quel cretino che ha pensato di chiamarla "Jobs Act", per mostrare familiarità con l'inglese o per confondere gli italiani e trattarli da ignoranti? E tutti pedissequamente la chiamano solo con quel nome. Era buona regola un tempo chiamare le leggi con numero/anno di approvazione, integrando eventualmente col titolo o il contenuto del provvedimento. La legge 300/1970 è più conosciuta come "statuto dei lavoratori" ma la si ritiene talmente conosciuta che spesso vi si fa riferimento come "Legge 300" e addirittura l'art.18 di detta legge è conosciuto semplicemente come "art.18". Sono semplificazioni accettate per il lungo uso che se ne è fatto, ma almeno sono in italiano. Non ho verificato se nella Legge delega 183/2014 o nei suoi molti decreti attuativi è contenuta la dizione "Jobs Act", preferirei che non lo fosse. Si poteva riferirsi alla nuova normativa sul lavoro con "L.183/2014" o "Riforma Lavoro 2014" o magari riferirsi a tutto l'insieme di norme derivate dalla legge delega chiamandole "Giovanni", "Pippo" o "Amalasunta". Ma vuoi mettere quanto meno "provinciale" è parlare di "Jobs Act". E naturalmente nel "Jobs Act" non c'è posto per un italiano "buono" da leggere come si scrive ma solo per un inglese "voucher" da leggere "vaucer".
Oggigiorno "se senti il suono ma non capisci le parole" alle persone anziane forse non basta un miniamplificatore auricolare come suggerisce la pubblicità ma serve un traduttore automatico.




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