venerdì 14 giugno 2019

Riletture: sanità e tasse 2016


P2474 c15096               2015                2017


VENERDÌ 22 GENNAIO 2016
Coraggio <<
Ci vuole coraggio o meglio faccia tosta a tassare senza vergogna la gente man mano che diventa più povera. Penso sia pacifico che se le pensioni aumentano per il solo effetto del parziale adeguamento al costo della vita in pratica hanno sì più valore nominale ma meno potere d'acquisto. In altre parole se dopo molti anni la somma delle pensioni di due coniugi ultra65enni alla fine supera i fatidici 36151,98 euro immutati da decenni, entrambi devono pagare il contributo sanitario (ticket), cioè più tasse, non perché sono diventati più ricchi ma perché sono diventati più poveri. E disponendo di 36161,99 euro in due si è molto più poveri del coetaneo che con 36161,97 euro deve badare solo a se stesso ed è esente dal ticket. Ci vuole proprio una faccia di tolla per non vergognarsi di questa palese iniquità .
VENERDÌ 22 GENNAIO 2016
Euro <<
A 16 anni dall'adozione dell'euro chissà in quale altro paese d'Europa i parametri economici per diritti e doveri sono ancora espressi dividendo il vecchio importo per il valore dell'Euro, senza alcun ritocco come in Italia:
valore dell'Euro 1936,27 lire;
limite di reddito familiare per esenzione dal contributo sanitario (ticket) di chi ha meno di 6 anni o più di 65 nel 1995 era 70.000.000 lire, oggi è 36151,98 euro (70000000/1936,27);
limite di reddito dei familiari per essere considerati fiscalmente a carico nel 1995 era 5.500.000 lire, oggi è 2840,51 euro (5500000/1936,27).
VENERDÌ 29 GENNAIO 2016
Benefattori
Se penso che chi non paga le imposte ne fa pagare di più a chi invece le paga lo considero un malfattore. Se invece penso che dà meno soldi a chi li spreca o ruba lo considero un benefattore. Il guaio è che se non c'è abbastanza su cui rubare e sprecare non è che sprechino o rubino meno, seplicemente fanno pagare di più chi già paga.
VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2016
Una semplice domanda <<
La domanda è semplice e gradirei una semplice risposta informata.
Approvato il ddl Cirinnà , mettiamo:
Mario e Maria marito e moglie (sposati),
Carlo e Carla conviventi (coppia di fatto)
Ugo e Ubaldo uniti (unione gay)
Gaia e Gina unite (unione omosessuale).
Mettiamo che il reddito lordo personale di Mario, Maria, Carlo, Carla, Ugo, Ubaldo, Gaia e Gina sia 20000€ annui.
Superando il reddito di ogni coppia i mai rivalutati 36151,98€ lordi annui, per le cure a un figlio minore di 6 anni o a se stessi se hanno più di 65 anni dovranno tutti pagare la tassa sanitaria (ticket) oppure continueranno a pagarla solo Mario e Maria?


SABATO 27 FEBBRAIO 2016
Agevolazioni <<
In tanta pubblicità segnalano che a fare questo o comprare quello si pagherà molto meno grazie alle agevolazioni statali. A parte che mi pare ingiusto agevolare qualcuno a spese e magari a danno di qualcun altro, non dicono che non tutti hanno diritto alle agevolazioni. Non lo ha chi non ha sufficiente reddito e sufficiente IRPEF, non lo ha chi è a regime forfettario in quanto non paga Irpef ma qualcosa che la contiene, non lo ha il coniuge che pur convivendo col proprietario ha stabilito la sua residenza in comune diverso e vi saranno altri mille casi in cui la detrazione non può essere usufruita da nessuno. In altri termini capita che i più poveri paghino le agevolazioni ai più ricchi, ad nutum Matthaei Laurentiòrum.
SABATO 30 APRILE 2016
Strana logica <<
Logica - Lo stato italiano calcola che un italiano sia autosufficiente se dispone di € 2840,52 annui, cioè 7,78 al giorno. Da più di 20 anni è infatti 2840,51 il limite oltre il quale non si può essere considerati a carico di qualcun altro.
Lo stesso stato italiano calcola che per mantenere un africano o asiatico a spese degli italiani servano non meno di 35 euro al giorno e questo paga.
Per lo stato italiano uno straniero vale 5 italiani. Non so se si tratta di una strana logica o di puro razzismo: nessuno ne parla.
Logica 1 - Lo stato italiano 20 anni fa stabilì di esentare dal contributo alla spesa per le prestazioni sanitarie (ticket) i minori di 6 anni e i maggiori di 65 a condizione che il "reddito familiare" non superasse un certo limite lordo annuo. Tale limite fu allora calcolato in lire 70.000.000, pari a € 36151,98. Dopo 20 anni il limite è sempre 36151,98 euro, molti che non lo superavano ora lo superano anche se il loro reddito è aumentato meno dell'inflazione e devono pagare più tasse mentre la loro capacità contributiva non è aumentata ma diminuita.
Strana logica, ma nessuno ne parla.
Logica 2 - Lo stato italiano considera esenti dalle tasse sanitarie (ticket) i minori di 6 anni e i maggiori di anni 65 con reddito familiare lordo annuo non superiore a € 36151,98. Evidentemente ritiene invece molto superiore la capacità contributiva se quel reddito é € 36151,99 anche se pagando la tassa il reddito netto sarà meno di quello di chi non la paga.
Strana logica, ma nessuno ne parla.
Logica 3 - Lo stato italiano esenta dal contributo per la spesa sanitaria (ticket) i minori di 6 anni e i maggiori di 65 con "reddito familiare lordo annuo" non superiore € 36151,98. Significa che un singolo è esente con € 36151 annui lordi, in una famglia di due persone si sarà esenti solo con meno di € 18076 pro-capite, in una di tre solo con meno di € 12051 pro-capite, in una di quattro solo con meno di € 9038 pro-capite e così via. Sono sfavoriti gli anziani coniugati e le famiglie con più figli.
Strana logica, ma nessuno ne parla.
Logica 4 - Lo stato italiano dispone che non spetta l'esenzione dal contributo alla spesa sanitaria (ticket) dei minori di 6 anni e dei maggiori di 65 se il "reddito familiare" supera € 36151,98 lordi annui e che il reddito familiare deve sempre comprendere i redditi di marito e moglie non legalmente ed effettivamente separati. Lo stesso stato dispone che un coniuge può ridurre l'irpef per le spese sanitarie sostenute per l'altro solo se questi risulta fiscalmente a carico. In altri termini considera uniti i redditi di moglie e marito ma non le loro spese, uniti se devono pagare più tasse ma non se ne dovrebbero pagare meno.
Strana logica, ma nessuno ne parla.
GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2016
Diritti <<
Giusto riconoscere i desideri dei potenti come diritti e se i nuovi diritti comportano un costo è diritto di tutti i cittadini pagarlo. Diamo pure la pensione di reversibilità ai vedovi di moglie maschio e alle vedove di marito femmina e continuiamo a far pagare la tassa sulla salute agli ultrasessantacinquenni che non la dovrebbero pagare se non fossero uniti in matrimonio. Originale modo di applicare la costituzione più bella del mondo "ART.. 31.-La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose."
LUNEDÌ 23 MAGGIO 2016
Ipocrisia <<
Dire in Italia "ho fiducia nella magistratura" e "è giusto e doveroso pagare le tasse" se non è ipocrisia è conformismo. Non si può avere fiducia nella magistratura quando vengono tenuti sulla graticola per anni presunti colpevoli (che per la Costituzione sono presunti innocenti) né considerare doveroso subire rapine, sia pure legali, da parte dello stato esageratamente esoso.
Quando la Costituzione dice "Art. 53 -Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva" non si dovrebbero pagare più tasse se con l'inflazione il reddito nominale cresce ma l'effettiva capacità contributiva cala o pagare molto di più di chi guadagna solo un euro di meno o essere penalizzati perché coniugati. Ma questo capita con la tassa sanitaria detta ticket.
MERCOLEDÌ 25 MAGGIO 2016
Mod.730
L'Agenzia delle Entrate dal Sistema Tessera Sanitaria sa o può sapere tutte le nostre spese sanitarie detraibili. Perché invece di farci conservare le ricevute, confrontarle con i dati dell'Agenzia delle Entrate, chiedere le detrazioni spettanti, aspettare il rimborso non lo fa subito al momento della spesa detraendolo dall'importo da pagare? Spera in qualche errore?
MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2016
Contraddizioni <<
Ministero della Salute - Limiti di reddito familiare per esenzione delle tasse sanitarie (ticket)
"Il reddito del nucleo familiare è dato dalla somma dei singoli redditi complessivi prodotti dai componenti il nucleo.Il nucleo familiare è costituito dall’ interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari fiscalmente a carico. E’ assolutamente irrilevante il fatto che i diversi componenti convivano." (vedi http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_1.jsp?lingua=italiano&id=206 )
Agenzia delle Entrate - Contact Center - Detrazioni per ristrutturazione di immobili
"Per usufruire della detrazione il familiare, compreso il coniuge, deve dimostrare la convivenza che coincide con la residenza anagrafica."
GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2016
Contribuenti <<
Per che cosa paghiamo le imposte? Non per la difesa della patria, le frontiere sono aperte a tutti. Non per difenderci dai delinquenti, spesso non puniti ma premiati. Non per avere Giustizia, con sentenze definitive che arrivano dopo decenni. Non per avere buone leggi, accettiamo quelle imposte da altri. Non per farle rispettare, o almeno non tutte, da tutti e in tutto lo stato. Non per l'istruzione eccellente, non brilliamo nei confronti internazionali. Non per la buona sanità, sempre più costosa e sempre più elergita al mondo intero e sempre meno ai contribuenti italiani. E in qualche città nemmeno per avere strade senza rifiuti e senza buche.
DOMENICA 11 SETTEMBRE 2016
Assistenza sanitaria <<
Se non ho capito male, con la tessera sanitaria si ha diritto all'assistenza sanitaria gratuita all'estero nei Paesi appartenenti all'Unione Europea ma non in Italia. Se uno invece di recarsi in vacanza all'estero si reca in una località italiana fuori dal proprio comune di residenza non ha più diritto a visita gratuita del medico generico e non so a che altro: non è considerato straniero ma nemmeno cittadino italiano come tutti gli altri residenti.
Parrebbe normale ed equo che pagando le imposte per l'assistenza sanitaria del Paese possa poi godere della stesso trattamento dei residenti in qualsiasi luogo del paese gli capiti di ammalarsi, ma così non è.
Se abbisogna di un medico ma non è in pericolo di vita deve pagare. Qui in Liguria per la visita sono 25 euro che diventano 35 con medicazione. Se prima di partire dal suo paesello ha avuto dal suo medico prescrizioni di medicine deve preoccuparsi di recarsi in farmacia prima di uscire dai confini della regione di residenza, perché appena superati la sua ricetta non vale e deve recarsi a pagamento da un medico per averne una utilizzabile.
Però "Hanno diritto ad essere rimborsati dall'ASL di appartenenza dopo la compilazione di un apposito modulo, le seguenti categorie di assistiti: minori di anni 6 e maggiori di anni 65 il cui reddito sia inferiore ai limiti previsti dalla normativa in materia di esenzione ticket". E i limiti previsti per l'esenzione del ticket sono sempre quelli stabiliti nel lontano 1994: lire 70.000.000 ossia euri 36151,98 lordi annui complessivi, indifferentemente per famiglie di 1, 2, 3 o 10 persone.Vale la regola che più si è pagato d'imposte e più si deve pagare di tasse in ragione inversa alla capacità contributiva: quanto meno vale il tuo reddito nel tempo e quante più persone devono viverci tanto più devi pagare.
Sarebbe troppo bello se i nostri governanti si preoccupassero meno di garantire assistenza sanitaria a "tout le monde" e di più e con più equità agli italiani fornendo lo stesso trattamento a tutti in tutto il territorio nazionale. D'accordo, il medico di medicina generale (MMG) riceve un compenso forfettario in ragione del numero di pazienti in carico e se visita un malato non compreso in quell'elenco ha diritto a un compenso. Cosa però che potrebbe essere facilmente fatta direttamente dall'Asl competente in base alla tessera sanitaria e accordo con i medici. Non mi par normale che nel XXI secolo si pensi ancora che è riprovevole e da penalizzare ammalarsi fuori dal proprio comune.
SABATO 17 SETTEMBRE 2016
Tasse sanitarie (ticket) <<
Sul sito del Ministero della Salute trovo
FAQ - Esenzioni per reddito
Ultimo aggiornamento: 4 luglio 2013. Il limite di reddito cui si fa riferimento per il riconoscimento del diritto all'esenzione viene periodicamente aggiornato?
No, è fissato dalla legge e può essere aggiornato solo con una modifica legislativa. Il problema dell'adeguamento del limite di reddito previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria al crescente costo della vita è, tuttavia, da tempo all'attenzione del Ministro della salute e di tutto il Governo. (http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_1.jsp?lingua=italiano&id=206 4)
Ma quanta attenzione dedicano al problema, quanto ci pensano! A tutt'oggi non è cambiato nulla e sono passati 22 anni da quando quel limite è stato calcolato in Lit 70.000.000 = Euro 36.151,98 di reddito annuo lordo complessivo familiare, indistintamente per famiglie di 1, 2, 3 o più persone.
MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2016
Curiosità
Chissà se le vittime del terremoto di necessità domiciliate occasionalmente fuori dal loro comune di residenza e della loro regione in caso di malattia devono pagarsi la visita del medico di medicina generale (MMG) come capita ai titolari di Tessera Sanitaria della Repubblica Italiana. Chissà se dovranno tornare al loro paese per votare al Referendum, come dovranno fare gli altri italiani provvisoriamente fuori residenza.
GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE 2016
Strano <<
Sento ripetutamente dire dagli appartenenti al partito di governo che "le tasse sono diminuite". Se si riferiscono all'imposizione fiscale complessiva mi sembra strano che le "tasse" siano diminuite mentre la pressione fiscale reale è passata dal 50,0% al 50,2%. Non sono titolare di imprese o impresette industriali commerciali o agricole e non so dire se sia più o meno vero che sono meno tartassate. Sono invece un pensionato ultrasessantacinquenne coniugato con una pensionata ultrasessantacinquenne e fino a qualche anno fa ero esente dalle tasse sanitarie (vulgo ticket) perché il reddito lordo familiare annuo non superava € 36151,98 (1390 lordi mese pro-capite). Ora con il parziale adeguamento al costo vita delle pensioni li supera e con meno potere d'acquisto, meno capacità contributiva, più anni e più malanni le devo pagare e le deve pagare mia moglie. E non è più consentito di assimilare all’abitazione principale quella concessa in comodato a figlio o genitore. Mi pare davvero strano che si dica che le tasse sono diminuite.
MARTEDÌ 29 NOVEMBRE 2016
Aspettando <<
"Dal 1994 aspettiamo di avere quello che avremo votando SI al referendum" (Matteo Ricci, PD). E allora? Dal 1994 aspettiamo di avere aggiornati i limiti di reddito per poter essere considerati fiscalmente a carico d'altri o beneficiare delle esenzioni dalla tassa sanitaria (vulgo: ticket). Col SI al referendum li avremo?
A dire il vero un aggiornamento nominale c'è stato: erano 5.500.000 lire e sono 2840,51 euro, erano 70.000.000 lire e sono 36.151,98 euro, al cambio di 1 euro per 1936,27 lire.
Ma per adeguamento reale al costo della vita non serve legge costituzionale, referendum e mesi di campagna elettorale: non c'è divertimento e non lo fanno.



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